Ieri si è parlato molto della holding di Warren Buffett, Berkshire Hathaway, poiché il titolo in borsa (azioni di classe A) ha improvvisamente mostrato un calo del 99%. Questo apparente crollo è stato causato da un guasto tecnico alle bande Limit Up-Limit Down del NYSE Equities, che ha coinvolto non solo questo titolo, ma anche altri.
Queste bande impediscono che le negoziazioni di azioni avvengano al di fuori di determinate fasce di prezzo. Queste fasce sono fissate a un livello percentuale sopra e sotto il prezzo di riferimento medio di un titolo nel periodo dei cinque minuti precedenti.
Ma oggi non vogliamo concentrarci su questo errore tecnico, che è già stato risolto. Vogliamo invece approfittare di questo “spazio” mediatico che è stato dato all’azienda di Warren Buffett per valutare quale sia la strategia attuale di investimento di uno degli investitori più famosi al mondo.
In particolar modo, vogliamo concentrarci sulla gestione della liquidità della holding negli ultimi mesi, che può farci seriamente riflettere sull’importanza e sull’arte dell’attesa.
Berkshire Hathaway detiene titoli di stato del tesoro USA a breve scadenza (inferiore a un anno) per un valore totale di 154 miliardi di dollari. Praticamente il 3% dell’intero mercato dei Treasury Bills.
“La Berkshire Hathaway detiene attualmente più Buoni del Tesoro rispetto alle organizzazioni internazionali, agli emittenti di stablecoin, ai fondi del mercato monetario offshore o ai pool di investimento dei governi locali” hanno dichiarato i bond strategist di JPMorgan.
I Treasury Bills detenuti dalla holding sono aumentati significativamente nel primo trimestre del 2024 rispetto alla fine del 2023. La proporzione dei Treasury Bills rispetto al totale degli asset dell’azienda è cresciuta dal 12.10% al 14.30%, indicando una maggiore allocazione di risorse in investimenti a breve termine in titoli del Tesoro degli Stati Uniti.
Come si può vedere dalla sezione attivi dello stato patrimoniale della Holding:
In occasione dell’ultima assemblea della Berkshire Hathaway, tenutasi a maggio, Buffett ha dichiarato che l’aggregato di T-bills e cash (liquidità) supererà i 200 miliardi di dollari nel secondo trimestre in corso. Nella stessa occasione ha inoltre ribadito a grandi linee quanto già scritto nella lettera annuale agli azionisti, evidenziando che ai prezzi attuali ci sono poche opportunità di investimento interessanti per la Berkshire.
Il grafico seguente illustra l’andamento degli ultimi cinque anni dell’aggregato “cash and short term investment”, che comprende i T-bills e la liquidità. Come si può osservare, i valori attuali sono ai massimi degli ultimi cinque anni e raggiungono anche i massimi storici:
Come possiamo osservare da quest’altro grafico dell’S&P500 nello stesso periodo, i due andamenti sembrano essere correlati. A dicembre 2021, quando l’indice ha raggiunto i massimi storici di circa 4750 punti, lo stock di liquidità della Berkshire Hathaway era a un massimo relativo di circa 150 miliardi di dollari. La successiva flessione del mercato azionario americano ha generato un deflusso di liquidità dalla holding, probabilmente utilizzato per investimenti azionari.
Non è una novità che l’oracolo di Omaha segua una regola molto semplice: comprare basso e vendere alto (molto diverso dal cercare di prevedere inutilmente massimi e minimi). E questi grafici ci mostrano come il suo tempismo sia eccellente.
Le conclusioni che possiamo trarre sono che detenere uno stock di liquidità può farci temporaneamente sottoperformare rispetto al benchmark durante i periodi di mercato in crescita. Tuttavia, la vera forza di questa strategia emerge durante i periodi di stress di mercato (che si verificano spesso).
La stabilità, la sicurezza, la flessibilità e le opportunità di acquisto che la liquidità offre possono consentire agli investitori di sovraperformare il benchmark di riferimento a lungo termine, dimostrando l’importanza di una gestione prudente e paziente del capitale.
Questo approccio, adottato da investitori che hanno superato con successo ogni crisi degli ultimi 50 anni, evidenzia l’arte dell’attesa e la capacità di sfruttare le opportunità quando si presentano, piuttosto che inseguire i guadagni immediati dettati dalle oscillazioni di mercato.
L’approccio che adottiamo in Cristail è molto simile: riteniamo che, osservando i portafogli dei grandi investitori, non sia sufficiente concentrarsi solo sui titoli specifici che acquistano o vendono, ma piuttosto sulla loro gestione complessiva del portafoglio, inclusa la gestione della liquidità. Le loro decisioni, infatti, sono basate su informazioni qualitativamente superiori rispetto a quelle disponibili per un investitore al dettaglio, offrendo così preziosi spunti per il ribilanciamento del proprio portafoglio.