Al centro delle discussioni attuali troviamo Nvidia e Bitcoin, entrambi simbolo di un cambiamento in corso: Nvidia rappresenta l’avanzata dell’intelligenza artificiale, mentre Bitcoin simboleggia per molti una fuga dal sistema finanziario tradizionale.
Questi due asset sono attualmente prossimi ai loro massimi storici, raggiunti di recente, spinti da fattori differenti ma uniti da un filo conduttore di trasformazione. Evitando di giudicare se tali cambiamenti siano positivi o negativi, ciò che risalta è la significativa correlazione esistente tra di loro.
CoinDesk, sito di notizie specializzato in Bitcoin e criptovalute, riporta che il coefficiente di correlazione a 90 giorni e a 52 settimane tra Bitcoin e Nvidia ha superato lo 0.80, segnando una forte correlazione positiva. In dettaglio, la correlazione a 90 giorni ha raggiunto 0.86, il picco dal maggio 2023, mentre quella a 52 settimane è aumentata a 0.88, il massimo dal gennaio 2023.
Il coefficiente di correlazione è una misura statistica che valuta la relazione tra due variabili in determinati periodi, variando da -1 a +1, dove +1 indica una correlazione positiva perfetta e -1 una correlazione negativa perfetta.
Di fronte a questa forte correlazione, sorge spontanea la domanda su quale dei due asset influenzi l’altro. Considerando le differenze negli orari e nei giorni di contrattazione, potrebbe sembrare che Bitcoin, essendo scambiato 24/7, influenzi Nvidia.
Invece però di concentrarci su chi guida il movimento, per noi è essenziale considerare come tale correlazione possa rappresentare un rischio per noi investitori.
Infatti, quando due asset mostrano una forte correlazione positiva, il rischio di esposizione a entrambi aumenta in maniera significativa. Questo perché, se uno dei due dovesse subire un crollo per motivi intrinseci, l’altro asset, pur non essendo direttamente legato alle stesse cause, potrebbe comunque seguire la stessa traiettoria di calo a causa della loro correlazione.
Di conseguenza, un investitore che detiene entrambi gli asset nel suo portafoglio non otterrebbe il vantaggio della diversificazione, ma si troverebbe esposto a un rischio maggiore.
La situazione si complica ulteriormente considerando il comportamento degli operatori di mercato che, consapevoli di questa correlazione, possono agire in modo da amplificare gli effetti di tale legame. Ad esempio, una vendita massiva di Bitcoin in un fine settimana potrebbe indurre gli investitori, il Lunedì in apertura dei mercati USA, a vendere anche Nvidia, temendo un impatto simile, e viceversa.
Quindi, se hai in portafoglio sia Nvidia che Bitcoin, questi sono aspetti che dovresti considerare.