Il mondo degli investimenti è terreno fertile per continui dibattiti, ma uno dei più accesi riguarda la seguente questione:
“è giusto mantenere un cuscinetto di liquidità o è meglio rimanere investiti sempre e comunque al 100%?”
Come sempre dipende da tanti fattori, tra cui la soggettiva propensione al rischio e gli specifici obiettivi di ciascun investitore, ma quando si parla di gestione attiva per superare il benchmark allora possiamo dire qualcosa in più del solito “dipende”.
Abbiamo trattato l’argomento anche durante la settimana di Risparmi e Investimenti – il Summit. Puoi trovare tutte le live sul nostro canale YouTube.
La scelta se detenere o meno liquidità racchiude in realtà una profonda differenza filosofica e di approccio tra diversi tipi di investitori.
Per spiegare queste differenze di approccio, possiamo analizzare quello che hanno detto e soprattutto fatto alcuni dei più grandi investitori del nostro tempo, come ad esempio Warren Buffett e Seth Klarman.
L’Oracolo di Omaha non ha bisogno di presentazioni, ma chi è invece Seth Klarman?
Prima di addentrarci nelle specifiche della sua filosofia, è essenziale conoscere il personaggio.
Fondatore del Baupost Group, nonché autore del famoso libro “Margin of Safety”, Klarman non solo è un investitore di successo, è anche una delle figure più influenti del value investing.
La sua filosofia, incentrata sulla ricerca di società a sconto e sulla conservazione del capitale, ha guadagnato rispetto e ammirazione in tutto il settore finanziario.
In una delle sue preziose lettere ai suoi azionisti, ha affermato:
“Il Baupost Fund è gestito con l’intenzione di ottenere buoni rendimenti assoluti, indipendentemente dalle performance di un particolare mercato finanziario… e manteniamo liquidità quando non troviamo alternative migliori.”
Al contrario di molti investitori value, Klarman non vede la liquidità come un semplice cuscinetto residuale dopo aver effettuato degli investimenti. Per lui, la liquidità rappresenta una asset class a pieno titolo, capace di potenziare i rendimenti assoluti e, contemporaneamente, di fungere da protezione contro i rischi.
Se chiediamo a un investitore orientato alla crescita, un cosiddetto growth investor, la risposta sarà diversa: “la liquidità è un freno ai rendimenti”. Probabilmente anche perché il growth investor “stereotipato” è sempre, probabilmente eccessivamente, ottimista e vede opportunità strabilianti ovunque (anche quando siamo in bolla speculativa).
Gli investitori orientati al valore, invece, vedono la questione in una luce diversa. Amano la crescita, ci mancherebbe, ma non vogliono strapagarla! Ossia amano le aziende in crescita che non sono sopravvalutate, consci del fatto che più le aspettative sono alte, più c’è euforia, più è probabile che queste aspettative presto o tardi di sgonfieranno.
In periodi in cui le valutazioni degli asset sono elevate e le occasioni sono rare, mantenere una certa quantità di liquidità si allinea con la nostra filosofia di investimento.
In un mercato sopravvalutato, mantenere liquidità in modo saggio e prudente aiuta a preservare il capitale, mettendoci al sicuro in attesa di opportunità più vantaggiose.
Anche altri investitori, come lo stesso Warren Buffett, condividono questa idea: l’utilizzo oculato della liquidità permette di calibrare al meglio i rischi, mantenendo un buon cuscinetto nei momenti di euforia e utilizzandola quando invece il mercato scende e si presentano ghiotte opportunità.
Basta guardare il seguente grafico per capire come Buffett gestisce e utilizza la liquidità della sua holding di investimento:
La linea verde rappresenta la percentuale di liquidità rispetto al totale del portafoglio che Berkshire Hathaway ha detenuto nel corso degli ultimi anni.
È evidente come l’Oracolo di Omaha abbia sempre gestito la liquidità in maniera attiva, detenendo grandi somme liquide in certi momenti (come ad esempio prima dello scoppio della bolla immobiliare del 2008, in cui la quota liquida ha raggiunto addirittura la metà del portafoglio) e quasi azzerandola proprio nel momento in cui il pessimismo dominava il panorama finanziario, utilizzandola per acquistare aziende di qualità a prezzi interessanti.
La Liquidità come Strumento di Flessibilità
Oltre a preservare il capitale, la liquidità fornisce la flessibilità necessaria per agire rapidamente quando si presentano occasioni d’investimento favorevoli.
In periodi di volatilità del mercato, la presenza di liquidità mette Klarman, Buffett e investitori oculati come noi di Cristail in una posizione privilegiata per acquistare a prezzi ribassati.
Le lezioni da trarre:
- La liquidità come asset strategico: Non è solo un semplice saldo residuo, ma un elemento fondamentale del portafoglio di investimento.
- Prudenza nei mercati euforici: Quando le valutazioni sono elevate, è cruciale avere un cuscinetto di liquidità da impiegare tatticamente.
- Gestione del rischio: Utilizzare la liquidità come strumento per attenuare il rischio complessivo del portafoglio. In Cristail Infinity, la liquidità è stata un elemento chiave per superare il benchmark nel difficile anno 2022, riducendo significativamente sia la volatilità sia il drawdown, che ha colpito quasi tutti i settori finanziari.
- Adattabilità: Modificare i livelli di liquidità in base alle condizioni del mercato e alle opportunità disponibili è fondamentale. Nei mercati non esistono regole fisse; i migliori investitori non sono quelli che indovinano tutte le previsioni, impresa impossibile, ma coloro che si adattano meglio alle continue evoluzioni del mercato. Su questo, l’intelligenza artificiale svolge un ruolo cruciale, grazie alla sua capacità di elaborare grandi quantità di dati in tempo reale, imparare continuamente dai pattern di mercato e ridurre gli errori umani.
Conclusioni
La posizione di Cristail sulla liquidità, ben lontana dall’essere statica o dogmatica, si rivela in realtà estremamente pragmatica.
Sosteniamo l’importanza di adottare una visione flessibile e dinamica della liquidità, impiegandola come uno strumento strategico per navigare con prudenza attraverso i complessi percorsi dei mercati finanziari, in particolare nei periodi di elevata emotività.
E, come evidenziato dai nostri track record, questa filosofia ha senza dubbio portato i suoi benefici.